Come scegliere una fotocamera Reflex

Il vero cuore delle fotocamere digitali è il sensore, l’elemento in grado di “catturare” le immagini e convertirle in segnale elettrico codificato per essere riconvertito in immagine memorizzata attraverso un processore. L’immagine viene suddivisa dal sensore in una miriade di punti luminosi, quindi è evidente che tanto maggiori sono i punti in cui l’immagine viene codificata, a parità di dimensione, tanto maggiore è la qualità dell’immagine resa dopo l’elaborazione da parte del processore. Il numero di punti di immagine si esprime con l’unità di misure pixel. Una macchina digitale con una capacità di 6 Magapixel, ovvero milioni di pixel, di punti che la costituiscono, rappresenta una quantità più che sufficiente per le comuni esigenze dell’utenza. Molto, comunque dipende anche dalla qualità e dalla grandezza del sensore.

Questi si possono suddividere in tre tipi: i sensori APS che ha un rapporto di conversione pari a 1,5:1 o 1,6:1, buono per la maggior parte delle esigenze, i sensori Full Frame con un rapporto di conversione 1:1, equivalente ad una pellicola 35 mm e il formato Quattro terzi con rapporto di conversione 2:1. Quest’ultimo formato non è molto consigliabile perché rende le immagini di minore qualità mentre il sensore Full Frame fornisce ottime immagini ma costa anche parecchio denaro in più rispetto al sensore APS. La prima scelta, quindi conviene sia rivolta verso una fotocamera Reflex dotata di un sensore APS, a meno che non si abbiano esigenze di carattere professionale. Peraltro i sensori APS sono i maggiormente diffusi tra le macchine Reflex digitali.

Scegliere oltre al sensore

Ora che abbiamo chiarito i tipi di sensore e quello verso cui orientarsi, vediamo le categorie di Reflex esistenti e come scegliere. Le fotocamere Reflex sono di tipo:

  • consumer, di costo inferiore e dedicate ad un’utenza con pretese non troppo elevate
  • semi-professionali con ottime prestazioni ma meno ingombranti di quelle dedicate ai professionisti, con costi ancora piuttosto accessibili
  • professionali, dedicate a chi fa della fotografia la propria professione e che ha la necessità, quindi, di avere immagini di alta qualità e di avere la possibilità di un’ampia intercambiabilità di obiettivo per far fronte a qualsiasi esigenza.

E’ piuttosto evidente, a questo punto che per l’utenza media la scelta dovrebbe ricadere sulla macchine semi-professionali che sono un buon compromesso tra qualità, funzioni ed ingombro, in grado di soddisfare la maggior parte dei fotografi amatoriali. I prezzi sono parecchio diversificati, partendo da un minimo di 350 euro per le macchine consumer, fino ad arrivare anche decisamente oltre i 2000 euro per quelle professionali, in mezzo si colloca l’ampio campo delle macchine semi- professionali. con una somma poco superiore a quello delle macchine consumer potrai avere tra le mani una Reflex dalle discrete caratteristiche che ti fornirà immagini di buona qualità senza eccellere ma che ti darà grandi soddisfazioni nei risultati ottenuti. Nell’acquisto di una Reflex il rischio è di badare troppo al risparmio per poi, successivamente affrontare la delusione per la qualità delle immagini che si ottengono.

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