Corso di Fotografia Base Davide Vasta – Sai che una buona parte dei passatempi possono portarti buoni guadagni?
Uno di questi è la fotografia, un hobby che può diventare un mestiere vero e proprio, e apportare una buona fonte di guadagno, specialmente se si diventa dei professionisti. Come fare, quindi, a farsi conoscere dalla clientela?
Innanzitutto, bisogna apprendere le basi della fotografia, seguendo determinati corsi, in seguito ai quali si possono imparare moltissime cose in questo settore. Scopriamone di più!
Se anche tu sei alla ricerca di un buon corso di fotografia, per apprendere le basi e altre nozioni interessanti, allora, non devi far altro che affidarti ai corsi proposti su Udemy, tra i quali spicca quello di Davide Vasta, il corso di fotografia base, che consente a tutti gli interessati di poter condurre uno speciale percorso di crescita fotografica e non solo!
Dunque, consiglio questo corso di fotografia base, a tutti coloro che vogliono fare del proprio hobby il proprio mestiere. Infatti, si tratta di un valido videocorso che consente a chiunque sia interessato di apprendere, in maniera molto semplice, le basi della fotografia, tramite l’utilizzo delle funzioni manuali di una macchina fotografica, di capire al meglio le norme di composizione degli scatti fotografici e di come scattare fotografie in modo consapevole.
Soprattutto per i principianti, questo corso di fotografia si rivela uno dei migliori da seguire, specialmente per una buona acquisizione della praticità nelle sessioni di scatto personali. Con l’aiuto di queste semplici nozioni fornite da Vasta, inoltre, è possibile imparare come eseguire perfette elaborazioni di base delle immagini e, addirittura, come gestire nella maniera più adeguata il diaframma, i tempi e l’ISO.
Grazie a questo speciale corso puoi persino conoscere la differenza tra raw e jpeg e, pure, come scegliere e correggere i tuoi scatti fotografici! In particolare con il termine raw, ci riferiamo a un negativo digitale che offre moltissimi vantaggi.
Per seguire questo videocorso, dunque, non hai bisogno di alcun requisito, la cosa più importante è che tu disponga di una buona macchina fotografica. E, quindi, solo seguendo questo corso, puoi scoprire come utilizzare nel miglior modo i tuoi dispositivi per scattare fotografie. Per di più, con questo video puoi capire quali sono le impostazioni base per la gestione della luce, del rumore, delle immagini sfocate e così via.
Al prezzo di € 89,99, quindi, puoi scoprire come incrementare la tua sensibilità e la consapevolezza fotografica, e tutto ciò è possibile grazie a un sistema di revisione e valutazione degli scatti fotografici. Vasta, dunque, ha elaborato questo videocorso per permetterti di usare nel miglior modo le funzionalità più importanti della fotocamera, in modo da poter ottenere scatti fotografici di rilievo.
Regole di Composizione dello Scatto
Questo corso si compone da 18 interessanti lezioni sulla base della fotografia, dalla durata di 03:43 ore. In particolare, la lezione numero 9 ci parla della composizione dello scatto fotografico e della regola dei terzi. Ciò vuol dire che, al momento di scattare una fotografia, bisogna essere a conoscenza della composizione dell’immagine, e noi siamo gli unici a sapere e decidere come comporre l’immagine e stabilire il soggetto da ritrarre, gli elementi che deve contenere e quelli da escludere. Attraverso la regola dei terzi, invece, possiamo imparare nozioni in più, relative al bilanciamento visivo degli scatti fotografici.
Come Usare le funzioni Manuali di una Fotocamera
In questo speciale videocorso appositamente realizzato, il videomaker Vasta, ci spiega persino come utilizzare le funzioni manuali della propria macchina fotografica, per gestire nel miglior modo gli scatti fotografici. Nelle prime lezioni, infatti, ci spiega che cosa succede dopo lo scatto fotografico e di cosa accade durante la registrazione dell’immagine, dandoci persino informazioni relative al percorso della luce, della lente e i bit del file.
Diaframma, ISO e tempo di scatto sono i tre principali elementi di cui si occupa un fotografo professionista, e che devono essere tenuti a mente per scattare immagini di grande rilievo. In particolare, ci spiega che il diaframma è l’elemento che definisce la quantità di luce che giunge al sensore al momento del click. Ci parla inoltre del tempo di scatto, ossia l’unità di misura che si occupa della determinazione della durata.
Con il termine ISO, invece, fa riferimento alla sensibilità del sensore alla luce. Dunque, più elevata è la luce, maggior sarà l’opportunità di effettuare scatti fotografici di qualità, specialmente in ambienti scarsamente illuminati. Per di più, ci parla persino dell’esposizione, ovvero la condizione più importante per scatti fotografici di qualità. Comprendere al meglio come settarla è uno dei primi passi per scattare foto perfette. Nello specifico l’esposizione si basa sugli elementi principali:
- diaframma;
- tempo di scatto;
- ISO.
Dunque, se ben settati riescono a collaborare alla perfezione, individuando la miglior quantità di luce che deve raggiungere il sensore digitale. Dunque, se hai da poco iniziato a dedicarti alla fotografia, è necessario optare per l’esposizione manuale per ottenere fotografie perfette.
Come Gestire Diaframma, Tempi, ISO
Dalla lezione numero 3 in poi, Vasta ci spiega quali sono i modi migliori per gestire il diaframma, i tempi di scatto e la sensibilità ISO. In particolare, un diaframma particolarmente aperto, ad esempio f/1.4 e persino f/2.0, si rivela la soluzione migliore per scattare fotografie perfette, perché permette di fari risaltare un determinato soggetto in primo piano.
Al contrario, bisogna preferire un diaframma chiuso, come ad esempio f/8.0 o anche f/11, per riuscire ad allargare la zona a fuoco come accade per le fotografie di un paesaggio. Ciò vuol dire che, più chiuso è un diaframma minore sarà la luce che riuscirà ad entrare, e allo stesso tempo garantirò una più ampia profondità di campo. Viceversa, più aperto il diaframma, maggiore sarà la luce che raggiungerà il sensore.
Quando parliamo di tempi di scatto, invece, ci riferiamo a un modo differente per modificare la quantità di luce in ingresso nella fotocamera. In particolar modo, con il termine otturatore ci riferiamo a un congegno che si posiziona sulla parte anteriore del sensore, che a sua volta si apre per una determinata quantità di tempo di esposizione settata, e si chiude per evitare il passaggio della luce.
Grazie a un tempo di scatto veloce è, quindi, possibile bloccare l’azione, e lo si consiglia per i soggetti in movimento, con un tempo di scatto più lento, invece, si va ad aumentare il senso di movimento con risultati soddisfacenti.
Con il termine sensibilità ISO, Vasta va a descrivere la sensibilità relativa al sensore della luce. Dunque, in ambienti poco illuminati è possibile fotografare un determinato soggetto senza il rischio di incorrere nel mosso. Nel caso in cui abbiamo impostato il diaframma alla massima apertura, ossia f/2.8, e con un tempo di scatto non riducibile, possiamo soltanto affidarci all’ISO, che deve essere impostato a 200, oppure in qualità superiore. Tuttavia, devi sapere che sebbene l’ISO ci permetta di ottenere una quantità di luce maggiore in uno scatto, allo stesso tempo non ci consente di ottenere foto di estrema qualità.
Differenza RAW e JPEG
Questo si rivela uno dei migliori corsi di fotografia da seguire, perché durante le sue lezioni, Vasta tratta una moltitudine di argomenti, facendoci comprendere al meglio persino la differenza tra raw e jpeg. Nello specifico ci parla della differenza di questi due formati nella lezione numero 10.
Con il termine raw, quindi, indica i file allo stato grezzo, ovvero che non sono elaborati dalla fotocamera. A differenza del primo, si rivela il formato migliore da preferire per i post-produzione con le proprie fotografie, in quanto i file si contraddistinguono da caratteristiche intatte, consentendo la possibilità di regolare i parametri come la luminosità, il contrasto, i colori e così via. Allo stesso tempo, però, si rivela un formato parecchio pesante, occupando così molto spazio nella memoria della fotocamera.
Invece, con il termine jpeg, fa riferimento a un file compresso e addirittura uno dei più utilizzati come standard di compressione. Il formato jpeg, quindi, viene spesso impiegato per trovare la giusta sintonia tra la qualità degli scatti e lo spazio impegnato sulla memoria, consentendo il salvataggio di un maggior numero di fotografie, senza appunto occupare moltissimo spazio durante l’archiviazione sul computer.